Delta Air Lines, United, easyJet, Wizz Air e Ryanair. È l’elenco delle compagnie aereee che hanno comunicato la decisione di ridurre l’offerta di posti per la Gran Bretagna. Come sottolinea il Corriere, la scelta di “declassare” il Paese è da ricondurre all’effetto Brexit. Che, per restare a Ryanair, è stato accolto con “sorpresa e disappunto” dal numero uno Michael O’Leary. Nel corso della conferenza stampa di ieri, in cui la compagnia ha annunciato i risultati trimestrali (ne abbiamo scritto qui) O’Leary ha anche anticipato che Londra Stansted non sarà l’unico hub di Ryanair (fonti ufficiose parlano di Dublino o della Spagna) e che il prossimo inverno vedrà una riduzione della capacità verso tutti gli scali inglesi. Ancora, proprio a causa della Brexit, buona parte dei 50 nuovi B737 in arrivo “sarà utilizzata per i voli extra Regno Unito”.
Non sono migliori le notizie in arrivo dagli States. Delta Air Lines ha annunciato la decisione di ridurre del 6% la propria offerta di posti verso la Gran Bretagna, a causa della incertezza politica ed economica del Paese. Tagli in vista anche per United, che cancellerà il collegamento tra Washington e Manchester e almeno uno dei tre voli giornalieri operati verso Londra Heathrow.
Promette di ridurre gli investimenti sulla Gran Bretagna anche la low cost Wizz Air, che non crescerà più del 30% sulla destinazione, ma del 15%. Una misura inevitabile, secondo l’amministratore delegato Jozsef Varadi, visto che la compagnia opera in euro e che “ogni sterlina convertita comporta una perdita di valore del 19%”.