Sono  137mila i turisti coinvolti nella burrascosa chiusura di Low Cost Travel Group: di questi 27mila erano già in vacanza al momento dell’annuncio, principalmente alle Isole Baleari, e 110mila in partenza.
Il gruppo aveva inoltre tra i suoi affiliati circa 44mila tra agenzie viaggi e tour operator in tutta Europa oltre a 800 clienti che importavano l’inventory di hotel  della bed bank in XML (principalmente Ota e Metasearch).
Centinaia anche i dipendenti rimasti senza lavoro: solo Linkedin ne conta 564 e diversi sono gli annunci di nuove posizioni pubblicate non più di un mese fa, ulteriore segnale di una scarsa conoscenza interna del reale stato di salute del gruppo.

Il 21 luglio scorso l’Alta Corte di Londra ha nominato i quattro curatori fallimentari delle società del gruppo: si tratta di Finbarr O’Connell, Henry Anthony Shinners e Colin Hardman della Smith &Williamson
LLP e di Lane Gary Bednash della CMB Partners.

Il loro compito, secondo l’ordinanza che potete consultare a questo link, sarà quella di utilizzare gli asset delle 4 società coinvolte (Lowcosttravelgroup Limited, Lowcostaviation.com Limited, Lowcostbeds.com Limited e Lowcostholidays Limited) per pagare i dipendenti e per rimborsare i creditori che hanno fatto ricorso secondo le priorità stabilite dalla legge spagnola, paese in cui aveva sede il gruppo.

L’elenco dei viaggiatori penalizzati è stato comunicato ai curatori direttamente da Lowcosttravelgroup: non è più quindi necessario notificare separatamente via email il proprio reclamo. E’ stata invece istituita una linea telefonica per confermare agli interessati di essere nella lista dei creditori.
Il numero da chiamare per chi risiede fuori dal Regno Unito è il +44 20 3282 8152.

Sul sito web del gruppo si spiega che gli unici servizi che risultano pagati e confermati sono i voli (ma si consiglia di verificare) e le assicurazioni di viaggio. Assicurazioni che pur essendo valide non coprono il rischio di fallimento della compagnia e che si possono consultare a questo link.

Per tutti gli altri servizi pagati in anticipo si può fare reclamo: hotel, transfer e parcheggi. Occorre inoltre riprenotarli se si vuole usufruire della vacanza o pagare nuovamente in loco nel caso dell’accomodation.

Lowcosttravelgroup consiglia di contattare i propri fornitori originari: per i transfer Resort Hoppa offrirà il 30% di sconto ai clienti penalizzati dal fallimento di LowcostTravelGroup, mentre per i parcheggi si può invece contattare APH.

Molti clienti intanto si stanno organizzando grazie al web per fare azioni comuni: ci sono diverse segnalazioni di gruppi Facebook nati proprio con questo scopo mentre in UK c’è anche chi ha pensato di aprire una campagna di crowdfunding su GoFundMe per rifinanziarsi la vacanza.