L’effetto terrorismo si fa sentire anche lontanissimo. Se l’anno scorso i cinesi in visita in Europa sono stati quasi 5 milioni, i primi mesi del 2016 hanno visto numeri in contrazione. Dagli attacchi a Parigi a novembre scorso il numero è in calo. Lo conferma l’ambasciata francese a Pechino, che nel primo semestre ha emesso 320mila visti: il 15% in meno del 2015.
“Se prima i nostri clienti si informavano sulle mete più belle e si preoccupavano solo dei borseggiatori, oggi le uniche domande che ci fanno sono sulla sicurezza” ha dichiarato al Global Times Xu Xiaolei, a capo dell’agenzia Cyts, cime riporta il quotidiano La Stampa. “Abbiamo introdotto una procedura di emergenza che consiste nel tenere costantemente aggiornati i clienti sugli incidenti europei e consente il rimborso totale dei viaggi in Europa cancellati” continua Xu.
Se si prevede un grosso calo per paesi come Francia e Germania a favore dell’Europa dell’Est e del Nord, l’Italia dovrebbe invece mantenere le sue posizioni con circa tre milioni di visitatori cinesi ogni anno.