A Parigi il cimitero Père Lachaise accoglie ogni anno oltre 3 milioni e mezzo di visitatori interessati alle sepolture illustri di uno dei luoghi della memoria più noti del mondo e che ospita, tra gli altri, le tombe, di Oscar Wilde, Jim Morrison e Marcel Proust.
Da oggi anche in Italia i cimiteri monumentali saranno maggiormente valorizzati come patrimonio storico-artistico del Paese: un ‘bene culturale’ da visitare e da tutelare grazie al protocollo d’intesa tra il ministero dei Beni e delle Attività Culturali e il SEFIT (Servizi funerari italiani).
Il documento è stato sottoscritto sabato 8 ottobre nel Foyer del Teatro di Corte della Reggia di Caserta: tra i punti principali dell’intesa l’intervento dei Beni Culturali in sostegno ai Comuni nella gestione dei cimiteri monumentali, anche con interventi legati a un possibile ‘bonus’ fiscale.
Si calcola che a livello mondiale siano 417 i cimiteri di potenziale interesse turistico. La maggior parte dei quali si trova in Europa: l’83,5% del totale pari a 348 cimiteri; il resto è suddiviso tra Asia (9,8%), America (5,8%) e Oceania (1%). L’Italia, a livello europeo, ha il primato di cimiteri di interesse turistico: sono il 55,2% del totale, pari a 192 cimiteri dislocati nelle varie Regioni. La maggior parte si trova in Toscana (13% del totale nazionale), in Sicilia (10,4%) ed in Emilia Romagna (9,9%); poi in Piemonte (8,3%), Lazio e Lombardia (con il 7,3%).
“I cimiteri monumentali costituiscono un patrimonio architettonico ed artistico che il MiBACT ha voluto fortemente portare sotto la propria tutela” – ha dichiarato il Sottosegretario ai beni culturali e al turismo, Antimo Cesaro – “In Italia spesso si fondono perfettamente con il paesaggio circostante e ospitano, oltre a grandi protagonisti della nostra storia politica, culturale e sociale, anche tanti artisti, poeti, scrittori stranieri che scelsero il Belpaese per il loro ultimo viaggio. Basti pensare, ad esempio, al Cimitero di Staglieno vicino Genova, la Certosa di Bologna, il Cimitero monumentale di Milano e quello di Bari. Luoghi dell’anima dove riscoprire il piacere del silenzio, della riflessione, circondati dal verde e da magnifici gruppi scultorei ottocenteschi che sembrano riecheggiare le gesta e i pensieri degli illustri sepolti”.
Per il sottosegretario Cesaro “La firma dell’accordo con SEFIT- Servizi funerari italiani, rientra in una strategia complessiva che il MiBACT sta portando avanti in questi anni, anche attraverso il nuovo Piano Strategico per il Turismo, al fine di valorizzare il patrimonio culturale italiano “minore” ed incentivare un turismo “lento”, diffuso e sostenibile, che decongestioni le grandi città e i grandi attrattori in favore di destinazioni meno conosciute ma altrettanto ricche di fascino e di evidenze artistiche”.
Nello specifico il documento sottoscritto punta a individuare azioni condivise di promozione turistica e valorizzazione culturale dei cimiteri monumentali e dei luoghi della memoria.
Con il protocollo ci si impegna ad approfondire le innovazioni legislative più efficaci per assicurare la tutela e la valorizzazione del patrimonio architettonico e storico-artistico, come il superamento delle concessioni perpetue, un bonus per gli interventi di restauro e ristrutturazione, e un’eventuale individuazione di altri fondi, statali o europei, per la valorizzazione dei cimiteri monumentali.
Proprio per questa si intende promuovere la realizzazione di un Atlante digitale dei cimiteri monumentali e del turismo della memoria‘ – realizzato in collaborazione con le Regioni e l’ANCI – che, nell’ambito del Piano strategico del Turismo, diventi un nuovo segmento di sviluppo dell’offerta turistica italiana da valorizzare.
Nell’Atlante, grazie ad eventuali facilitazioni con il ministero della Difesa e con il ministero degli Affari esteri, potranno essere inseriti anche i cimiteri di guerra, italiani e stranieri.
Inoltre sarà possibile organizzare – d’intesa con ANCI e SEFIT-Utilitalia – eventi ad hoc sul turismo cimiteriale anche nell’ambito della Settimana dei cimiteri storici europei” promossa dall’ASCE.
E’ prevista la costituzione di una Cabina di regia presso il Segretariato generale del Mibact: un gruppo di lavoro per favorire la cooperazione tra le gestioni cimiteriali comunali e le soprintendenze territoriali per avere un’organizzazione standardizzata, lo stesso livello di tutela del patrimonio e la stessa fruibilità turistica.
Secondo il Mibact sviluppare il turismo per i cimiteri monumentali, così come in altri Paesi del mondo, infatti, può avere risvolti importanti per la loro valorizzazione culturale paragonabile a basiliche, duomi, chiese, abbazie, catacombe e mausolei.
Può anche essere l’occasione per visitare tombe di personaggi famosi e arrivare a coinvolgere, secondo le stime del Ministero, 90 siti nazionali, interessare 400.000 Italiani e 7 milioni di residenti nei Paesi di origine anglosassone.