Aria di novità a Lisbona con il museo Maat. Aperto pochi giorni fa, il nuovo Museo di Arte Architettura e Tecnologia, progettato da Amanda Levine dello studio AL_A di Londra, nasce con l’obiettivo di dare a Lisbona non solo un nuovo spazio espositivo, ma anche di restituire agli abitanti del quartiere di Belem l’accesso al fiume Tago, da decenni precluso dalla presenza dei binari. Il Maat vedrà infatti una seconda inaugurazione a marzo del 2017 in concomitanza con l’apertura dell’atteso ponte pedonale sui binari della vicina ferrovia, che una volta ultimato collegherà la terrazza panoramica del museo con la città. E sarà in grado, insieme al museo, di generare eventi e attrarre flussi turistici nel quartiere. Grazie pure al budget annuale milionario di cui dispone il Maat, che diventerà presto una nuova tappa obbligata per i visitatori della capitale portoghese. Anche solo per le viste mozzafiato sulla foce del Tago che si godono dallo spettacolare tetto calpestabile dell’edificio, che per mezzo di dolci scalinate conduce i visitatori a una ringhiera panoramica.
Il nuovo museo, riporta Vogue Italia, si caratterizza per il design dalle audaci forme aerodinamiche e organiche che ricordano il guscio di un enorme mollusco, o un monolite bianco levigato dai venti atlantici nel corso dei millenni. Il museo è infatti rivestito in piastrelle bianche in onore della tradizione ceramica portoghese. La nuova struttura costituisce perciò il pendant moderno all’adiacente edificio in mattoncini rossi di fine ‘800, sede della storica centrale energetica di Lisbona, recentemente restaurata e anch’essa adibita a spazio espositivo.
A celebrare l’apertura del Maat un’imponente opera-sito dell’artista francese Dominique Gonzalez-Foerster, che per l’enorme sala al piano terreno del museo ha immaginato un parco giochi del futuro costruito da scienziati alieni per studiare il comportamento umano, dove i visitatori si ritrovano a essere parte dell’opera nel duplice ruolo di osservatori e osservati.