La Regione Toscana detta nuove regole per gli affitti brevi. Si annunciano tempi duri per chi affitta con Airbnb, almeno in Toscana. Secondo i dati sui flussi turistici a Firenze nei primi 6 mesi del 2016 il numero di arrivi è stato di 1 milione e 681 mila, 13 mila in meno rispetto ai primi sei mesi 2015, il che equivale a una percentuale del – 0,8%. In aumento però la permanenza media, che passa da 2,5 a 2,7 notti per turista, per 4 milioni e 457 mila pernottamenti totali in città. Magari effettuato tramite Airbnb presso una stanza o un appartamento privato dato in locazione con la formula dell’affitto breve. Ma le cose stanno per cambiare. Secondo il nuovo testo unico sul turismo approvato ieri dalla Regione, se l’affitto di una camera risulterà di durata superiore ai 90 giorni nell’arco di un anno il proprietario verrà equiparato a un albergatore, e cambierà quindi anche la tassazione applicata. Scatta poi l’obbligo di comunicare le presenze turistiche anche per chi affitta tramite Airbnb. Al pari degli alberghi, quindi, chiunque darà una camera o un appartamento in locazione dovrà informare il Comune di riferimento su quanti spazi mette a disposizione, per quanti posti letto e da chi vengono utilizzati. Un dovere che prima non vigeva, tranne in casi di pubblica sicurezza, riporta FirenzeToday. “Avremo semplificazione e omogeneizzazione, con regole chiare e trasparenti”, commenta il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi. In ogni caso il testo ora deve essere approvato dal consiglio regionale, poi verrà emanato un regolamento attuativo entro 180 giorni dalla pubblicazione della legge.
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