In seguito alla segnalazione di un’indagine che ha portato all’emissione di avvisi di garanzia a nove dipendenti di una sede territoriale dell’ENAC in relazione a irregolarità nelle timbrature in ingresso e in uscita dalla sede di servizio, il Direttore Generale dell’ENAC, Alessio Quaranta (nella foto), ha provveduto a sospendere in via cautelare le persone coinvolte nelle indagini.
Il direttore, al contempo, ha attivato i relativi procedimenti di natura disciplinare per l’accertamento delle illiceità segnalate, al fine di una verifica dei comportamenti dei nove dipendenti anche a livello amministrativo e civile, considerando anche la costituzione di parte civile nell’eventuale procedimento penale.
“L’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile – si legge in una nota – continuerà ad assicurare agli organi inquirenti e alla Magistratura tutto il proprio supporto per ogni ulteriore approfondimento che fosse ritenuto necessario affinché venga fatta piena luce sui fatti e vengano perseguite le eventuali responsabilità, a tutela dell’onorabilità e della professionalità dell’Ente e di tutti i dipendenti che svolgono con correttezza, onestà e trasparenza le attività istituzionali di regolamentazione, controllo e vigilanza sul settore aeronautico”.
Contro la pratica delle finte timbrature c’era stato a luglio un giro di vite da parte del governo Renzi che con decreto aveva previsto il licenziamento entro trenta giorni per i dipendenti della Pubblica amministrazione colti in flagrante. Un provvedimento che rischia di avere pochi effetti dopo la bocciatura da parte della Corte Costituzionale della riforma Madia che lo convertiva in legge.