Il Governo ha deliberato di impugnare davanti alla Corte costituzionale la nuova legge sul turismo varata dalla Regione Toscana il 20 dicembre dopo un lungo cammino fatto di scontri e polemiche: da una parte il colosso degli affitti online di case private ai turisti, la società californiana Airbnb, dall’altra gli albergatori. La decisione del consiglio dei ministri – riporta Toscana TV – è motivata dal fatto che alcuni tratti della legge, in particolare l’articolo 70 che regola le locazioni turistiche stabilendo quando questa attività diviene ‘impresa’, invadono la competenza esclusiva dello Stato e violano così l’articolo 117 della Costituzione. Ora il governo ha 60 giorni per proporre il ricorso dinanzi all’Alta Corte, aprendo un contenzioso che potrebbe durare a lungo. La Regione può in questo lasso di tempo modificare il testo conteso facendo così decadere il motivo del ricorso.