Il 2017 si preannuncia un anno positivo per il turismo in Sardegna, ma è necessario ampliare l’offerta e destagionalizzare. L’isola infatti è “diventata appetibile anche per altre attività ed esperienze, non confinate ai mesi estivi – spiega Barbara Argiolas, assessore del Turismo – ma utili per rafforzare i flussi nei mesi di spalla: l’enogastronomia, le attività outdoor e sportive, la cultura”. Il ruolo della Regione è quello di facilitare, tramite l’attività di promozione in Italia e all’estero, il lavoro degli operatori sui mercati, in un’ottica di collaborazione. “Ma il nostro lavoro non può essere rivolto solo all’esterno, deve facilitare l’estensione della stagione di chi fa turismo in Sardegna”, sottolinea Argiolas. La Regione sta lavorando quindi a un piano di destagionalizzazione 2017-2018, per avere una stagione estesa da aprile a novembre. “Un piano nel quale rientrano i bandi per l’internazionalizzazione e le misure come Più turismo, più lavoro, realizzata con l’assessorato del Lavoro”, sottolinea l’assessore. Oltre a collaborazioni con il sistema aeroportuale e le Autorità portuali, e la strutturazione di prodotti e offerte per target mirati.
Per arrivare all’ampliamento della stagione turistica, pur mantenendo la centralità del prodotto marino-balneare, la Regione sta strutturando una serie di prodotti complementari, legati a eccellenze dell’Isola, e capaci di creare nuove motivazioni di viaggio diversificando i flussi. Prima di tutto le eccellenze collegate ad ambiente e natura, con gli itinerari Cammini di Sardegna, poi l’archeologia, gli eventi, i percorsi enogastronomici, il turismo attivo.
La promozione della Sardegna passa attraverso canali tradizionali, web e social, e attraverso una campagna fieristica nazionale e internazionale. La Bit di Milano, ad esempio, è stata usata come trampolino di lancio per la promozione di eventi tra cui la Grande Partenza della 100a edizione del Giro d’Italia. Ma la Sardegna non si ferma, ed è pronta per le fiere in Germania (1° mercato per la Regione), e in giro per l’Europa, a Utrecht, Zurigo, Bruxelles e Mosca.