Il Consorzio di Tutela dell’Ovada DOCG ripropone in nuova veste l’appuntamento primaverile con Ovada Mon Amour: evento enogastronomico rivolto a chi è interessato a scoprire le eccellenze dell’Alto Monferrato, dove tradizione e innovazione si incontrano a tavola e in cantina. L’iniziativa propone un percorso per le colline dell’Alto Monferrato Ovadese, attivo fino al 21 giugno 2017, con un percorso per le colline dell’Alto Monferrato Ovadese, modulabile a propria scelta tra 11 ristoratori e 30 vignaioli alla scoperta dell’Ovada DOCG – vino gioiello del territorio, e della cucina della tradizione monferrina: due eccellenze del territorio interpretate dai maestri del gusto, vignaioli e cuochi. Premio per i più “fedeli”: conservando tre collarini delle bottiglie consumate, sarà possibile riceverne una in regalo, da ritirare presso una qualsiasi delle cantine del consorzio.
“Ovada Mon Amour è un evento dedicato alla nostra terra, ai sapori che la contraddistinguono e soprattutto all’Ovada DOCG, un dolcetto dalle caratteristiche così diverse dagli altri che, riprendendo le parole di Mario Soldati, lo si distingue da maggior profumo, maggiore gradazione, maggiore densità e una maggiore possibilità di invecchiamento” hanno dichiarato i consorziati dell’Ovada DOCG, che aggiungono “chi partecipa all’iniziativa avrà l’opportunità di sperimentare un’immersione autentica nella tradizione dell’enogastronomia dell’Alto Monferrato Ovadese, degustando quello che intende affermarsi come uno dei grandi vini rossi piemontesi”.
“Ringrazio le cantine e i ristoranti che hanno aderito all’iniziativa e la Camera di Commercio di Alessandria che ha contribuito alla sua realizzazione. Con l’impegno di tutti, Ovada Mon Amour è diventato oggi un importante appuntamento con il nostro territorio” ha commentato Italo Danielli, Presidente del Consorzio, che aggiunge “la manifestazione si inserisce nel piano di promozione, in Italia e all’estero, delle eccellenze enologiche e enogastronomiche dell’Ovadese, che da sempre sono il simbolo della nostra cultura”.