TheFork ha introdotto in Italia il servizio di prenotazione con carta di credito dedicato all’alta ristorazione.
Questa soluzione, pensata da TheFork con la collaborazione di Fipe – Federazione Italiana Pubblici Esercizi, nasce dalla volontà di contrastare, nei ristoranti segnalati dalle principali guide gastronomiche, il fenomeno del no-show – vale a dire la cattiva abitudine di prenotare un tavolo per poi non presentarsi. Per questi esercizi, infatti, il danno economico dovuto alle mancate presentazioni ha un impatto significativo.
La prenotazione con carta di credito è stata già introdotta da TheFork in 3 dei 12 mercati in cui opera l’azienda. Arriva in Italia a seguito di un test di prodotto e di mercato effettuato con la collaborazione del ristorante Sadler e dopo aver ascoltato numerose testimonianze di top chef nell’ambito del convegno organizzato con Identità Golose: “No-Show. Quando il cliente prenota e non si presenta al ristorante: come affrontare il problema? Quali le soluzioni?” di cui abbiamo parlato qui
“La prova che abbiamo fatto in anteprima con il servizio offerto da TheFork è stata molto positiva. Siamo fiduciosi che TheFork possa, così, aiutare tutto il settore a combattere questo fenomeno”, ha spiegato Claudio Sadler, chef del ristorante Sadler di Milano, che ha adottato la soluzione.
In fase di prenotazione verrà dunque richiesta la carta di credito a titolo di garanzia. La cancellazione della prenotazione sarà gratuita fino a 24 ore prima del pasto. Al contrario, in caso di mancata presentazione o cancellazione tardiva, il ristorante potrà decidere di addebitare la cifra da lui stabilita e accettata da parte dell’utente in fase di prenotazione. Non è previsto nessun addebito al momento della prenotazione. A garanzia della sicurezza, è stata implementata una partnership con un fornitore di servizi di pagamento qualificato, che si occuperà della transazione.
Importante per l’introduzione di questo servizio e per le sue prospettive future di diffusione, il supporto di Fipe in qualità di rappresentante delle imprese di ristorazione. “Il no-show rappresenta innanzitutto un preoccupante segno di maleducazione e di mancanza di rispetto verso il lavoro degli altri, oltre che causa di problemi organizzativi ed economici per la ristorazione”, ha dichiarato Lino Enrico Stoppani, Presidente di Fipe. “In molti Paesi europei servizi come questo sono già realtà da anni e pertanto abbiamo accolto con grande interesse l’invito di TheFork a favorire la sua diffusione anche in Italia con l’obiettivo di tutelare il lavoro dei ristoratori e contrastare il comportamento di chi prenota e non si presenta al ristorante senza comunicare la rinuncia. Auspichiamo che il servizio possa servire a limitare i danni di comportamenti discutibili sul piano etico e relazionale, segno di decadimento di valori”.
Questa soluzione sarà disponibile, in questa prima fase, esclusivamente per i ristoranti di alta cucina che vorranno sottoscrivere il servizio.
“Finalmente speriamo di aver trovato il modo per evitare il no-show e ottimizzare le prenotazioni”, ha commentato Chicco Cerea, Chef del ristorante Da Vittorio, tra i primi ad avere adottato la soluzione. Altri ristoranti che hanno deciso di adottarla sono: Don Alfonso 1890, L’Erba del Re, La Taverna del Capitano, VUN, Parizzi.