Alitalia “ce la può fare”, implementando l’accordo raggiunto per il quale “non vedo alternative”. Ma serve una “forte discontinuità” a partire dal management. Lo ha dichiarato il presidente designato Luigi Gubitosi al quotidiano Messaggero, come scrive Askanews. “Se il referendum sul pre-accordo siglato tra azienda e sindacati nei giorni scorsi vedrà prevalere il sì – sottolinea – vi sarà un aumento di capitale di circa 2 miliardi, di cui oltre 900 di nuova finanza per far ripartire la compagnia e assumerò i pieni poteri. Non voglio pensare all’alternativa. E poi aggiungo che la cura giusta, già sollecitata dal presidente uscente Luca Cordero di Montezemolo che si è molto impegnato su questo fronte, richiede forte discontinuità per cambiare rotta”. L’alternativa all’accordo, secondo Gubitosi “non c’è, non esiste. O meglio c’è: un accompagnamento verso la liquidazione dell’azienda, il fallimento”. Per il rilancio della Compagnia “bisogna accelerare con l’apertura di nuove rotte a lungo raggio e con l’arrivo di nuovi aerei per servirle”. Per Gubitosi è necessario intervenire anche sul management. Se da una parte “nei quadri intermedi e tecnici ho trovato grande competenza e attaccamento all’azienda e incontrato piloti e assistenti di volo di grandissima competenza” spiega, dall’altra “per quanto riguarda il top management ci sono luci e ombre”. Alla domanda se siano in arrivo sostituzioni, Gubitosi risponde “penso proprio di sì. E’ normale che ci possano essere degli avvicendamenti, bisogna aspettarsi una forte discontinuità”.
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