Aiuti di stato più facili per i piccoli aeroporti e porti dell’Unione europea. È questa la conseguenza delle nuove regole sugli aiuti di stato varate dalla Ue, in base alle quali alcune misure di sostegno pubblico a porti, aeroporti, cultura e regioni periferiche saranno esentate dallo scrutinio preventivo della Ue. Grazie alle nuove regole, come sottolinea l’Ansa, ci sarà un risparmio di tempo per gli Stati membri che investono in questi settori, ma anche per la Commissione, che potrà così concentrarsi sulle grandi operazioni.
In base alle nuove regole, i governi possono coprire i costi operativi degli aeroporti che gestiscono fino a 200.000 passeggeri l’anno. Inoltre, è consentito ai soggetti pubblici di investire fino a 150 milioni di euro nei porti marittimi e fino a 50 milioni nei porti lacustri o fluviali, senza dover chiedere il via libera a Bruxelles.