Il 2017 sarà l’anno d’oro del trasporto aereo, con 4,1 miliardi di passeggeri e utili per 31,4 miliardi di dollari. È la previsione di Iata, l’organizzazione internazionale che rappresenta oltre l’80% delle compagnie aeree del mondo. Nonostante le minacce alla sicurezza dei voli nel 2017, quindi, il settore dell’aviazione vivrà il suo annus mirabilis, con un margine di crescita del 7,4% rispetto al 2016 e 11 milioni di passeggeri al giorno.
Il load factor salirà ancora, toccando quota 80,6%, e da un punto di vista finanziario i vettori ricaveranno 743 miliardi di dollari, guadagnando 7,69 dollari per ogni passeggero.
“Più della metà dei turisti nel mondo prenderà un aereo per raggiungere le destinazioni”, commenta Alexandre de Juniac, dg e ad di Iata, a Cancun (Messico), durante la 73ª assemblea internazionale dell’associazione.
Le difficoltà però non mancano, riferisce Il Corriere della Sera. Secondo il dirigente Iata il terrorismo resta un grande problema, ma lo è anche il laptop ban anglo-americano. “I due governi non ci hanno minimamente consultati – aggiunge de Juniac -. E non è così che le cose di solito funzionano”. Sempre secondo il dirigente, il bando sta costando 180 milioni di dollari in mancata produttività, e se “il divieto dovesse essere esteso anche ai voli dall’Europa, i costi salirebbero a 1,2 miliardi”.
Un altro problema però è rapresentato dalle infrastrutture. Il traffico passeggeri dovrebbe infatti toccare quota 7,2 miliardi entro vent’anni, ma gli aeroporti non sono tutti pronti ad accogliere un numero di persone così elevato. “L’Europa è un esempio di queste criticità – sottolinea de Juniac – se non fa nulla potrà soddisfare (solo) l’88% della domanda”.