Inangurata tra le polemiche, la nuova stazione di Napoli Afragola sarà operativa dall’11 giugno. Il taglio del nastro della “Porta del Sud” o “Stazione del futuro” – come è stato ribattezzato il progetto dell’archistar Zaha Hadid, vincitrice nel 203 di un concorso internazionale indetto da FS – è però relativo solo alla prima parte della grande opera, che da sola vale 60 milioni di euro. E che, appunto, è al centro di polemiche da parte degli attivisti no Tav, per supposte contaminazioni mafiose e per il suo essere al momento una “cattedrale nel deserto”, a causa di collegamenti ancora incompleti.
In ogni caso, però, si parte. Dall’11 giugno, la nuova stazione accoglierà ogni giorno 18 coppie di treni alta velocità, che la collegheranno con le principali città della linea Torino – Salerno e della Venezia – Reggio Calabria. Il nuovo scalo integrerà inoltre i collegamenti da Napoli Centrale, con 32 treni su 36 che fermeranno in entrambe le stazioni.
Con l’attivazione della seconda fase, prevista nel 2022, il nuovo scalo diventerà il nodo di interscambio tra l’alta velocità Torino – Salerno, la nuova linea Napoli – Bari, la Circumvesuviana e i treni regionali da e per Caserta, Benevento e Napoli Nord.
A regime, lo scalo servirà un bacino urbano di circa 3 milioni di abitanti.