Al via Expo Astana, e l’Italia è presente con un padiglione di 900 metri quadri. È stata inauguarata ufficialmente sabato 10 giugno l’edizione kazaka dell’Esposizione Universale, che fino al 10 settembre offrirà ai visitatori un percorso tematico dedicato all’Energia del futuro e alla sostenibilità. E il padiglione italiano è uno tra i più grandi dell’esposizione: si tratta infatti di una struttura di 900 metri quadri realizzata dagli architetti Paolo Desideri e Stanislao Cantono di Ceva, per un investimento di 3 milioni di euro, oltre a 300 mila euro provenienti dalle Regioni sponsor, e da altri 11 soggetti partner. Il padiglione italiano di Expo Astana mostrerà l’evoluzione dell’energia in Italia, dal dopoguerra fino alle più recenti tecnologie volte a ridurre le emissioni di CO2 e ad aumentare l’efficienza energetica attraverso l’utilizzo di fonti alternative.
All’Expo di Astana hanno aderito 104 Paesi e 13 organizzazioni internazionali. Sponsor del padiglione italiano il ministero dell’Ambiente, della Tutela del territorio e del Mare, l’Enea e numerose imprese, associazioni e fondazioni, fra cui Fondazione Milano per Expo 2015, mentre il sistema regionale italiano sarà presente con 15 Regioni sponsor (Basilicata, Campania, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Umbria, Veneto), che si alterneranno sulla base di un calendario di “settimane di protagonismo” coordinato dalla Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome.
Tra le altre iniziative italiane all’Expo kazaco anche la partecipazione de Il Teatro alla Scala di Milano, che si trasferirà ad Astana i primi 10 giorni di settembre, e della Santa Sede, presente con un proprio padiglione intitolato Energia per il Bene comune. Prendersi cura della nostra Casa comune, realizzato con il contribuito della Chiesa locale.