Da luglio 2017 il nuovo Ministro della Cultura e del Turismo della Repubblica di Turchia è Numan Kurtulmuş.
Vice primo ministro nei precedenti tre anni di governo sta cercando da subito di dare una svolta al settore turistico in Turchia e per questo ha annunciato in conferenza stampa la sua visione strategica su questo settore che negli ultimi anni, complice il clima non proprio idiliaco nel paese, ha subito una frenata.
Kurtulmus vede una fase di ripresa per la Turchia nel 2017 e ha fissato un traguardo di 50 milioni di visitatori internazionali in Turchia entro il 2023. Mentre questo obiettivo dovrebbe generare un impatto economico di 50 miliardi di dollari, il Ministro Kurtulmuş ha dichiarato che il risultato più importante di un incremento turistico consiste nella creazione di una base per una comunità globale più solida, grazie ad una migliore condivisione di idee e di valori fra culture.
Quest’anno la Turchia ha registrato un aumento del 14,05% nei primi sei mesi del 2017 e nel solo mese di giugno di quest’anno un incremento del 43% rispetto a giugno 2016.
“I recenti sviluppi hanno causato delle campagne che hanno colpito l’immagine della Turchia, ed è per questo che noi vediamo le nostre ricchezze culturali e turistiche come una chiave per correggere le percezioni sbagliate create per danneggiare la reputazione internazionale del nostro Paese e suscitare una rabbia ingiustificata contro la Turchia. Crediamo fermamente che gli sforzi culturali e turistici possano sciogliere i conflitti politici e ristabilire la pace. La cultura e il turismo legano le persone e sono quindi potenti strumenti per trasformare le crisi in progetti di pace.”
Non cambia dunque la strategia di comunicazione volta ad accusare i media occidentali nel far apparire la Turchia come destinazione non sicura.
Il Ministro Kurtulmuş, spiega infatti: “La Turchia utilizza ogni mezzo per garantire la sicurezza dei turisti nazionali e stranieri nelle strutture turistiche di Istanbul, Antalya, Konya, Van e molte altre città. Le più famose destinazioni della Turchia sono sicure come Berlino, Parigi e Roma.”
Per dovere di cronaca trovate qui la lista degli attentati in Turchia degli ultimi due anni, in modo da poterli confrontare agevolmente con gli episodi accaduti nello stesso periodo a Berlino, Parigi e Roma.
Parlando di turismo, Kurtulmus aggiunge: “Pochi Paesi hanno una così ampia varietà di attrattive turistiche e culturali come la Turchia, tra le quali – e forse più di ogni altra – la sua posizione ideale e geografica di un ponte tra Oriente e Occidente che abbraccia i visitatori di tutto il mondo” ha dichiarato il Ministro.
“Consideriamo questa forza come vitale per la nostra visione di unificazione delle comunità e investiremo fortemente in partenariati pubblici e privati volti a garantire lo sviluppo di prodotti turistici che porteranno ad una diversificazione dei nostri mercati e del nostro pubblico.”
“Invito i viaggiatori provenienti da tutto il mondo a scoprire le bellezze del nostro Paese, – conclude il ministro – che sia il nuovo sito di Afrodisia, Patrimonio Mondiale dell’UNESCO, oppure l’isola di Bozcaada, che il New York Times ha definito come “un modo più lento per vedere la Turchia”. Con così tante diverse caratteristiche, unite alla lunga tradizione dell’ospitalità della Turchia che deriva da millenni di civiltà che hanno fatto di questa terra la loro casa, abbiamo tutto il potenziale per arricchire la nostra comunità globale attraverso la diplomazia della cultura”.