E’ in discussione in Senato la legge di Bilancio 2018, nuovo nome della legge di Stabilità che ogni anno definisce obiettivi e misure del governo in vari settori. Nel corso della discussione sono spuntati ben 5 nuovi emendamenti che, se approvati, limiterebbero l’attività di società come Flixbus (che essendo l’unica ad operare in Italia con certe modalità è evidentemente l’oggetto di queste attenzioni). Emendamenti di questo tipo hanno sempre avuto parere negativo da parte del governo come dimostra il doppio salvataggio di Flixbus in sede parlamentare, l’ultimo avvenuto ad inizio agosto.
A denunciare la cosa è la stessa FlixBus che non esita a definire i cinque nuovi emendamenti “contra aziendam poiché finalizzati a tentare di escludere la possibilità per l’azienda di continuare ad operare in Italia secondo il proprio modello organizzativo.
Gli emendamenti sono di diversa provenienza ma tutti pressoché identici nella sostanza a quelli verso cui il Governo ha sempre espresso parere negativo e che erano stati corretti per ben due volte dopo le approvazioni nei DL Milleproproghe e Concorrenza.
Proprio il fatto che in passato una piccola lobby di parlamentari sia riuscita a far approvare degli emendamenti di questo tipo non fa dormire sonni tranquilli alla società.
Andrea Incondi, Managing Director di FlixBus Italia, ha infatti commentato: “Riaprire la discussione sulla legittimità di FlixBus renderebbe questa vicenda surreale. Vorremmo finalmente concentrarci sui servizi ai passeggeri o sullo sviluppo delle aziende locali che insieme a FlixBus stanno creando centinaia di nuovi posti di lavoro. Eppure un nuovo attacco alla concorrenza ci costringe a dover rivendicare ancora la nostra piena legittimità: auspichiamo che il Parlamento non debba smentire se stesso a distanza di pochi mesi e chiediamo al Governo di farsi garante – una volta di più – della certezza del diritto, che in questa vicenda rischia di essere messa seriamente in discussione”.