Adriano Meloni si è dimesso da assessore al turismo al comune di Roma: entro fine mese sarà reso noto il suo sostituto. E’ stato lo stesso assessore a confermarlo qualche giorno fa nel corso della conferenza stampa degli Italia Travel Awards.
Noi lo abbiamo incontrato pochi giorni prima, alla Bmt di Napoli dove aveva anticipato la volontà di tornare ad occuparsi delle aziende del turismo che dirige ma senza indicare una data precisa. Ma aveva anche spiegato che c’erano ancora diversi progetti che intendeva portare a termine. Uno su tutti: l’imposta di soggiorno per gli appartamenti riscossa attraverso le piattaforme digitali, “da approvare assolutamente entro il 31 marzo o salta all’anno prossimo”, spiegava. Una manovra che a regime porterà nella casse di Roma Capitale dai 20 ai 25 milioni di euro aggiuntivi e che è stata pensata per coinvolgere tutte le piattaforme. “Non c’è solo Airbnb, che fra l’altro ci ha aiutato a redigere il regolamento – ci ha raccontato – e noi intendiamo fare una legge che valga per tutti, non fare accordi con i singoli operatori. In questo modo daremo anche una mano alla lotta all’abusivismo, un settore su cui ora sono dedicate solo 7 persone. Ho chiesto di aumentare i controlli della polizia locale ma per farlo in maniera efficace servirebbero almeno 30 persone”.
La legge nel frattempo è stata approvata e ora per gli affitti brevi varrà l’imposta di soggiorno di 3,5 euro a notte per persona. L’ultimo regalo alla città da parte dell’assessore che comunque tiene a ricordare gli altri successi ottenuti, come la spesa turistica cresciuta del 17% o gli arrivi aumentati del 3%: “Per Roma è confermato anche per quest’anno il budget annuale di 3 milioni per la promozione turistica – ha concluso Meloni – vogliamo lavorare su comunicazione e su qualità del turismo. Lo scorso anno ci sono stati 1 milione di arrivi in hotel 5 stelle con una crescita del 5% e intendiamo proseguire si questa strada. Anche il protocollo firmato a Firenze su smart mobility e gestione dei flussi va in questo senso con lo stanziamento di 6 milioni di euro per le 5 principali città italiane”.
Meloni ha rivelato a Guida Viaggi che le sue dimissioni erano già decise da tempo ma che ha lavorato molto bene col sindaco. Per questo avrebbe chiesto di poter mantenere una collaborazione da esterno per continuare a lavorare al servizio della città.