Il Governo sta preparando un nuovo bando per Alitalia che sarà pubblicato probabilmente ad ottobre e che prevederà per lo Stato il mantenimento di una quota superiore al 50% della compagnia. La ricerca sarà dunque limitata a quella di un socio di minoranza, come già fu Etihad anche se per altri motivi.
Una proposta che ha registrato finora la disponibilità ufficiale della sola Luthansa tra quanti avevano aderito alla call precedente, ma se la cosa dovesse andare avanti si rishcia lo scontro sugli esuberi: per il vettore tedesco dovrebbero essere più di 4000 ma il governo non è disposto a negoziare.

La notizia, riportata da Il Messaggero, è in linea con le dichiarazioni del governo dei giorni scorsi. Il ministro alle Infrastrutture Toninelli è stato chiaro al riguardo: “Siamo impegnati su tavoli importanti che stanno facendo passi avanti. Alitalia rimarrà un vettore nazionale che farà viaggiare persone in Italia e all’estero nell’interesse nazionale”
Il sottosegretario Siri, leghista, è sulla stessa linea:  “La rotta per Alitalia è stata tracciata perché ormai abbiamo raccolto quasi tutti i dati sullo stato di salute della compagnia. Degli errori del passato e della precedente gestione se ne occuperà, come noto, la magistratura perché questo esula dalle nostre competenze. Deve essere chiaro che con questo esecutivo cambia completamente l’impostazione generale. Non ci sarà nessuna svendita, né tanto meno un depauperamento dell’azienda, ma un rilancio per integrare sempre di più nella filiera del turismo la compagnia. Per fare questo sarà necessario investire sulla flotta, aumentando i voli di lungo raggio, il business più redditizio”.

Si riapre quindi la via di un finanziamento pubblico della compagnia, nonostante Alitalia sia già a rischio infrazione per aiuti di stato in seguito al prestito di 900 milioni erogato dal governo precedente.