A un primo impatto sembrerebbero buone notizie quelle che arrivano dall’audizione in Parlamento dei commissari di Alitalia: nel trimestre estivo la compagnia italiana raggiungerà infatti per la prima volta dopo molti anni un utile di 2 milioni di euro, non altissimo ma che farebbe sperare per un’inversione di tendenza nei conti della società.

Come riporta Repubblica, il risultato è stato raggiunto, oltre che per il traffico estivo che è notoriamente più intenso che in altre stagioni, dal fatto che “nel periodo di amministrazione straordinaria sono stati ridotti del 12% del 2017 e del 23% nel 2018 i costi di leasing. La flotta è di 118 velivoli: sono 41 proprietà e 77 leasing, di questi 26 lungo raggio. Nel 2018 il costo dei leasing sarà di 234 milioni contro i 321 milioni (90 in meno) del 2016. Questo senza modificare i ricavi di “volo”, che sono cresciuti di 192 milioni nel 2018 sul 2016″.

Secondo i dati presentati in audizione in luglio, agosto e settembre 2018 l’Ebitda sarà di 87 milioni contro i 68 del 2017. “Questo vuole dire una chiusura di 24 milioni di utile prima delle imposte” ha spiegato il commissario Paleari. E guardando all’utile ante imposte “considerando gli oneri del prestito statale da 900 milioni ci sarebbe comunque un utile proiettato di 2 milioni di euro. Nei primi 9 mesi dell’anno la crescita dei ricavi è stata del 7% (passeggeri) e del 4% complessiva. Il margine operativo negativo per 258 milioni oggi è negativo per 37 milioni.”

Mentre la puntualità è tra le migliori al mondo, altri dati positivi arrivano dall’intercontinentale dove i ricavi sono aumenti tra il 5 e l’11% nel trimestre che si sta chiudendo. Nei primi 9 mesi dell’anno sono stati circa 16,4 milioni di passeggeri trasportati (+0,4%). Di questi il lungo raggio è salito del 7,4%.

Il consumo netto di cassa era pari a 519 milioni di euro prima del fallimento: nei primi 17 mesi di amministrazione straordinaria, sono stati consumati invece 113 milioni di cassa. Quindi oggi la cassa disponibile inclusi i depositi di garanzia chiesti ad Alitalia, ammonta complessivamente a 770 milioni.

Numeri senza dubbio migliori ma la strada è ancora lontana, soprattutto considerando che l’estate è il periodo migliore dell’anno e in cui la concorrenza fa il vero margine. E sui 9 mesi del 2018 i risultati rimangono comunque negativi a causa dell’andamento dei primi 6, come spiega su Facebook il docente di economia dei trasporti Andrea Giuricin: “Alitalia affonda con perdite nei primi 9 mesi di 313 milioni di euro mentre competitors faranno grandi utili. Da inizio anno la compagnia sta perdendo oltre 1 milione di euro al giorno”.