L’overbooking, vale a dire la prenotazione di più posti rispetto a quelli disponibili in hotel, può essere una fonte costante di revenue? A questa domanda prova a rispondere una nuova startup che ha scelto come nome proprio il problema più temuto da chi gestisce una struttura ricettiva.

OVERBOOKING è stata presentata al mercato il 30 ottobre a Roma: accelerata da LVenture Group e LUISS EnLabs con un finanziamento di 145 milioni di euro si propone sul mercato dell’ospitalitò come innovativo strumento di revenue management pensato per host e albergatori, per la gestione degli ospiti in overbooking.

Grazie ad Overbooking i titolari di un’attività ricettiva possono ricollocare in maniera semplice ed efficace i propri ospiti presso strutture similari per prossimità geografica, qualità e servizi, risolvendo una problematica, quella delle prenotazioni in eccesso, sempre più sentita e dibattuta nel settore dell’hospitality.

 

I dati del 2018, infatti, contano 30 milioni di prenotazioni nelle 4 città più importanti (Roma, Milano, Firenze e Venezia), il cui 6% sono in overbooking. Quindi, si parla di un mercato con circa 2 milioni di overbooking e con un ticket medio di 210 euro a notte.

La piattaforma, in concreto, permette agli host di gestire un overbooking in pochi minuti e alle strutture riceventi di massimizzare il livello di occupazione, in modo facile e funzionale. Una gestione a portata di clic che prevede il 5% di provvigione per gli overbooking inviati.

L’app di Overbooking genera, pertanto, un duplice vantaggio: riesce a ricollocare gli ospiti delle strutture in overbooking e ad occupare le camere libere delle strutture che non hanno raggiunto il 100% di occupazione.