E’ l’hotel-office la nuova frontiera dello smart working. Lo confermano i recenti dati pubblicati da ByHours, piattaforma online e app mobile leader per prenotare in oltre 3.000 hotel di 24 paesi nel mondo e in 600 città europee un soggiorno su misura di 3, 6 o 12 ore tramite una formula pay-per-use.
E proprio l’Italia ha guidato il rilancio questa primavera: dopo il blocco pressoché totale dovuto al lockdown, a maggio nel nostro paese le prenotazioni sulla piattaforma sono cresciute di oltre 12 volte (+1.259%), un boom cui ha fatto seguito a giugno un consolidamento grazie a un ulteriore +124%. A livello mondiale, nel mese di maggio ByHours ha registrato ben 2.266 prenotazioni in tutto il mondo, 6.336 prenotazioni a giugno, 9073 prenotazioni a luglio e 8.811 prenotazioni ad agosto.
Tra le ragioni di questo successo di questa formula i servizi aggiuntivi offerti dalle strutture: non solo la disponibilità della camera, ma anche extra come piscina, spa, palestra e accesso ai ristoranti, pagando solo per il tempo usufruito.
Con questa nuova modalità – sempre più popolare come hotel-office – i professionisti hanno a disposizione uno spazio privato adatto al lavoro agile, ma senza le distrazioni dell’ambiente domestico: massimo comfort, elevati standard di igiene, sicurezza e connessioni Internet di qualità, pagando solo per il tempo effettivamente necessario.
L’hotel-office rappresenta inoltre una nuova opportunità di business per il settore dell’hôtellerie: sempre secondo dati di ByHours si stima che, diversificando l’offerta con l’uso di suite e camere per lo smart working, nei prossimi mesi le strutture alberghiere possano arrivare a incrementare fino al 20% le loro entrate.