Saranno agenzie di viaggio, tour operator e imprese turistiche ricettive i maggior destinatari dei contributi a fondo perduto per il settore del Turismo previsti dal decreto Rilancio (articolo 182 del dl 34/2020). Il decreto, che sblocca in tutto 400 milioni di euro, è ora finalmente in via di erogazione dopo la ripartizione dei fondi (al fine di definire gli importi dei ristori spettanti) attuata da apposito decreto ministeriale dello scorso 11 agosto 2021.
Di seguito, la ripartizione dei fondi:
- Imprese turistico ricettive: 200 milioni di euro. Questa categoria di imprese comprende, fra gli altri, alberghi, villaggi turistici, affittacamere, case vacanza, bed and breakfast, campeggi, stabilimenti termali.
- Agenzie di viaggio e tour operator: 160 milioni di euro.
- Guide e accompagnatori turistici: 25 milioni.
- Agenzie di animazione per feste e villaggi turistici: 10 milioni.
- Imprese di autobus scoperti: 7 milioni.
Per ognuna di queste categorie, sono previste specifiche regole, ad esempio per quanto riguarda l’importo dell’indennizzo; in alcuni casi è forfettario, in altri va calcolato in base alle perdite subito a causa del Covid, non sempre bisogna presentare domanda.
Imprese turistico ricettive. Il contributo è forfettario. Coloro che avevano già utilizzato l’indennizzo previsto dall’articolo 1 del decreto legge 41/2021 non devono presentare domanda, il contributo viene versato automaticamente nella seguente misura: mille euro con ricavi e compensi 2019 fino a 100mila euro; 4mila euro con ricavi o compensi fra 100mila e 400mila euro; 5mila euro con ricavi o compensi fra 400mila e 1 milione di euro; 10mila euro con ricavi o compensi fra 1 e 5 milioni; 100mila euro con ricavi o compensi fra 5 e 10 milioni. Alle imprese che ricevono il contributo in automatico come sopra esposto, sono destinate risorse pari a 150 milioni. I restanti 50 milioni di euro vanno invece solo alle imprese che nel 2019 hanno avuto ricavi o compensi fino a 10 milioni di euro e hanno avuto una perdita di fatturato medio mensile 2020 pari ad almeno il 30% rispetto alla media mensile 2019. In questo caso, bisogna presentare domanda. Il contributo è pari a 200mila euro per ogni impresa.
Agenzie di viaggio e tour operator. Devono essere già costituite o autorizzate entro il 28 febbraio 2020. Possono chiedere il contributo anche le imprese che esercitano l’attività di agenzia di viaggio o tour operator in modo non prevalente. La perdita di fatturato, però deve riferirsi alle attività agevolate dal contributo. L’indennizzo è parametrato alle dimensioni di fatturato e cambia in base a diversi fattori.
In ogni caso, il contributo minimo è pari a 10mila euro. Ci sono 32 milioni di euro che vengono ripartiti in base alla differenza fra le media mensile dei ricavi del 2019 e quella del periodo che va dal primo gennaio 2020 al 30 giugno 2021. Dopo aver calcolato la media mensile dei due periodi sopra descritti, alla differenza si applicano le seguenti aliquote: 30% (imprese con ricavi fino a 400mila euro nel periodo d’imposta 2019; 20% (ricavi fra 400mila e 1 milione di euro); 10% (ricavi fra 1 e 50 milioni milioni di euro); 5% (ricavi superiori a 50 milioni di euro).
Gli altri 128 milioni di euro vanno invece automaticamente alle imprese che avevano già ricevuto precedenti contributi a fondo perduto per il turismo, regolamentati dai decreti direttoriali del 9 novembre e 9 dicembre 2020. In questo caso, il contributo minimo è pari a mille euro ed è calcolato in base alla perdita di fatturato dal 23 febbraio 2020 al 31 luglio 2020 rispetto al corrispondente periodo del 2019, e applicando poi le seguenti aliquote: 25% (per i soggetti con ricavi non superiori a 400mila euro nel periodo d’imposta del 2019); 17,5% (per i soggetti con ricavi fra 400mila e un 1 milione di euro nel periodo d’imposta); 12,5% (con ricavi fra 1 e 50 milioni di euro); 10% (con ricavi superiori a 50 milioni di euro nel periodo d’imposta del 2019 e con un limite del contributo erogabile pari a 3 milioni di euro).
Guide e accompagnatori turistici. Anche in questo caso, sono previsti contributi automatici per coloro che avevano già chiesto precedenti indennizzi e invece un nuovo contributo per coloro che non hanno mai ricevuto ristori. Il calcolo non avviene in base al fatturato o alle perdite subite, ma più semplicemente dividendo fra gli aventi diritto le risorse disponibili, nel seguente modo:
- guide turistiche e accompagnatori turistici titolari di partita IVA non assegnatari del contributo di cui al decreto ministeriale 440 del 2 ottobre 2020: a questa platea è destinata una quota di 10 milioni di euro, che si divide fra gli aventi diritto. C’è un contributo minimo di 10 milioni di euro, bisogna presentare domanda.
- Soggetti che invece hanno già percepito il contributo previsto dal decreto ministeriale 440 del 2020, presentando domanda in base al decreto direttoriale del 27 ottobre 2020. Per questa platea ci sono o 15 milioni 760mila euro, che vengono ripartiti fra gli aventi diritto. Il contributo viene versato automaticamente, senza presentare nuova domanda. Anche qui c’è un minimo di 10mila euro.
Agenzie di animazione per feste e villaggi turistici. Il contributo è calcolato proporzionalmente in base alla differenza tra il valore del fatturato e dei corrispettivi medio mensile per il periodo dal 1 gennaio 2019 al 31 dicembre 2019 e quello riferito invece al periodo primo gennaio 2020 – 30 giugno 2021.