La Porta di Milano dell’aeroporto internazionale di Milano Malpensa si arricchisce di una istallazione firmata Giò Ponti, ovvero una selezione dei suoi Oggetti misteriosi, collocati in un dialogo che sembra ricreare un ambiente utopico e illuminati per l’occasione da Artemide. Istallazione che si affianca a I Sette Savi di Fausto Melotti e l’Idea di cavaliere di Marino Marini.
La mostra, curata Salvatore Licitra e allestita nell’area di transito tra il terminal 1 e l’esterno, presenta tre opere di Gio Ponti, Espressioni dello showroom Ideal Standard di Milano (1966), la Cattedrale di Los Angeles (1967), i Pavimenti per gli uffici della Salzburger Nachrichten di Salisburgo (1976). Le metamorfosi suggerite da Ponti con questi ‘oggetti misteriosi’, un pavimento che sembra una pittura, un angelo che sembra una chiesa, e tanti obelischi bianchi che contraddicono la loro tradizionale, solitaria, severa monumentalità, raccontano molto della sua libertà creativa. I lavori presentati a Malpensa sono da considerarsi come degli spunti che nel tempo hanno portato alla creazione di capolavori come la Cattedrale di Taranto, il Museo di Denver, o la ‘Sedia di poco sedile’.
L’iniziativa, promossa da SEA – Aeroporti di Milano, in collaborazione con il Gio Ponti Archives, consolida così il progetto studiato da SEA di proporre l’aeroporto, crocevia di emozioni legate all’esperienza del viaggio, come sede ideale per dare voce alle espressioni artistiche nelle loro infinite forme e arricchire la già importante offerta culturale di Milano, proponendo iniziative d’arte a cadenza periodica.