Le risorse adesso ci sono, ma mancano gli addetti. Parola di Massimo Garavaglia, ministro del Turismo, che nel corso del forum “Il cantiere delle riforme del governo Draghi 2021” promosso da Italia Oggi, in collaborazione con la Cnpr, ha messo nero su bianco lo stato dell’arte del sistema turistico -post pandemia.
“Sono stati mesi impegnativi e proficui per il turismo, con un impegno di spesa di quasi 7 miliardi di euro”, ha esordito il ministro sottolineando come il decreto relativo sia “già in Gazzetta, un contributo molto importante per migliorare la qualità del sistema ricettivo in Italia e siamo entrati nella fase operativa”. A far ripartire la macchina però, mancano i lavoratori. “Nell’immediato la mancanza di forza lavoro è un paradosso; non puoi avere il 9 per cento i disoccupazione e allo stesso tempo la mancanza di 300mila figure nel settore del turismo. Il Reddito di Cittadinanza ha distorto il mercato e vanno trovati dei correttivi. Serve sviluppare competenze in tempi rapidissimi”, ha proseguito Garavaglia.
“Siamo surclassati da richieste di far partire immediatamente il decreto flussi per la stagione invernale ma manca personale italiano e serve personale straniero. Dobbiamo correre, servono infrastrutture di ogni tipo”. Quindi non solo alta velocità, ma anche “collegare i tanti borghi”, integrando “le reti ferroviarie anche minori e un trasporto su bus non inquinante”.
Adesso però, “c’è da pensare alla stagione invernale e poi il tema dei fondi del Recovery plan. E’ importante che ci sia il ministero del turismo, in grado di attrarre fondi per un settore trasversale. Si parte dalla promozione, che è fondamentale sul digitale e molti investimenti vanno in questa direzione, per poi proseguire con l’ospitalità, i trasporti, la ristorazione e la promozione enogastronomica”.