Un risarcimento di 190 milioni di euro. È quanto chiede il Comune di Isola del Giglio a Costa Crociere per i danni subiti a seguito del naufragio della Concordia. Durante l’udienza, il tecnico del Comune, Carlo Scarpa, ha così quantificato i danni: 3 milioni per il blocco delle attività amministrative, fra 13,2 e 23,6 milioni per danni turistici, provocati dal calo delle presenze e fra 153,2 e 156,7 milioni di euro per danni all’immagine. Enrico Rossi, il Governatore della Toscana, parte civile al processo, annuncia che la Regione chiederà a Costa Crociere 30 milioni di indennizzo per i danni di immagine subiti. Secondo Rossi, come riporta Il Sole 24 Ore, “l’immagine del ‘mostro’ adagiato sugli scogli dell’Isola del Giglio ha fatto il giro del mondo e si è impressa nell’immaginario collettivo. Questo ci danneggia, contrasta e offusca la bellezza delle nostre spiagge, delle nostre isole, del nostro paesaggio”.
L’avvocato Marco De Luca, difensore di Costa Crociere, non è dello stesso avviso: “Le stime dei danni subiti mi sembrano assolutamente fantasiose e ipotetiche. In concreto – continua De Luca – non riesco a vedere quale possa essere un danno risarcibile secondo canoni di carattere giuridico”. Anzi, il legale è del parere che il Comune e gli abitanti dell’isola “da questa vicenda abbiano avuto una ricostruzione di immagine assolutamente positiva, che tutti riconosciamo. Ci sono stati numerosi premi che sono stati dati in Italia e all’estero al Giglio e ai suoi abitanti verso cui tutti abbiamo un senso di assoluto rispetto e di ammirazione per gli interventi che hanno fatto”.
In attesa della sentenza, che potrebbe pervenire nei primi mesi del 2015, il prossimo 2 dicembre sarà sentito in aula l’ex comandante Francesco Schettino.