Italia Bayti (Italia casa mia) è un progetto che traccia il profilo del turista musulmano sviluppato da Confassociazioni International, Confimprese Turismo Italia e Whad (World halal development). Obiettivo: aiutare il nostro Paese ad accogliere in maniera adeguata i clienti provenienti da uno dei 57 Paesi dell’Organization for Islamic Cooperation (Oic).
Da dove viene e cosa desidera il turista musulmano? La maggior parte delle richieste proviene da Arabia Saudita, Iran, Emirati Arabi, Indonesia, Kuwait, oltre a un segmento di mercato per i musulmani residenti in Paesi non islamici, come Francia e Germania. Il ritratto del turista islamico è il seguente: giovane, colto, tecnologico, ricco, in viaggio 12 mesi l’anno, è desideroso di visitare l’Italia. Il nostro Paese infatti sarebbe una delle mete preferite, se non fosse che i servizi a lui dedicati sono piuttosto esigui. Soprattutto per quanto riguarda l’alimentazione, ovvero il rispetto della regola alimentare Halal che solitamente non viene praticata nelle nostre strutture.
Eppure da 10 anni il turismo muslim friendly cresce del 5% annuo, più del turismo internazionale (3,8%) e, a livello mondiale, nel 2013 ha generato introiti per 126 miliardi di dollari. Un segmento non trascurabile, dunque. Per ora le destinazioni più richieste sono Malesia, Turchia, Emirati, Singapore, Russia, Cina, Francia, Thailandia. E se l’Italia adeguasse la propria ospitalità, potrebbe conquistare la cima della classifica.