Ponte dell’Immacolata da quasi tutto esaurito a Napoli. Secondo i dati forniti da Federalberghi, il 7 dicembre il tasso di occupazione delle strutture alberghiere napoletane è stato del 95%, con un aumento del 5% rispetto alla stessa giornata di un anno fa. A favorire il balzo in avanti è stata anche la politica low cost praticata dalle strutture ricettive che ha trovato piena risposta nel mercato.
Le presenze straniere sono state abbastanza sensibili con francesi, inglesi e spagnoli in testa, ma significative sono state anche le presenze di statunitensi e giapponesi.
Oltre 50 mila i passeggeri in arrivo all’ aeroporto di Capodichino, equamente ripartiti fra italiani e stranieri, ed altrettanti alla Stazione centrale. Fra i luoghi presi d’assalto, in testa le strade del centro antico, la Napoli greca, per visitare le botteghe dei maestri del presepe a San Gregorio Armeno. Il 7 dicembre, grazie all’ ingresso gratuito disposto dal Mibact, boom di presenze per il Museo di Capodimonte, che ospita una Mostra su Vincenzo Gemito e per gli Argenti del Museo di San Gennaro, annesso alla Cattedrale.
Soddisfatto l’ assessore al Turismo del Comune di Napoli, Nino Daniele che sottolinea la crescita delle presenze con un dato in controtendenza rispetto agli indici nazionali. Ma si tratta di un turismo povero, secondo i commercianti che lamentano un non corrispondente aumento delle vendite.