Allarme ordini per l’Airbus A380 che, secondo quando affermato dal direttore finanziario del consorzio europeo, Harald Wilhem, “potrebbe esser sospeso dalla produzione”. “Il bilancio di questo modello arriverà al pareggio nel 2018 – ha detto durante un incontro con gli investitori a Londra -. Sia che si decida di farne una nuova versione migliorativa sia che si scelga di sospenderne la produzione”. L’ipotesi, estrema,proviene dal fatto che quest’anno il colosso dei cieli non ha ricevuto neppure un ordine e, proprio a causa dei mancati ordini dell’A380, Airbus ha perso in Borsa un quinto del suo valore.
“Il programma è sotto controllo e non c’è urgenza di prendere decisioni – ha invece sottolineato il direttore del progetto Fabrice Bergier -. Stiamo studiando un miglioramento dei motori che riduca i consumi e una versione con potenziamento dei ponti che garantirà di arrivare ai mille passeggeri di capacità”. L’A380 che vola infatti ad oggi con una maggior densità di posti è quello di Air France, a quota 538, tallonato dagli esemplari della Lufthansa, a quota 527. Gli A380 più “scarichi” sono invece quelli della Korean Air, con 407 posti, alcuni della Singapore Airlines, a quota 409, in attesa dell’entrata sul mercato degli esemplari, sei, ordinati dalla giapponese Skymark. Preoccupazione da parte di Emirates, la compagnia con più A380 in flotta, ben 54, ma con ben 140 di questi velivoli ordinati: “La notizia di un possibile addio al progetto non ci ha fatto grande piacere” ha freddamente commentato il presidente del vettore mediorientale Tim Clark.
Sembra che, dopo i travagli iniziali, i vettori abbiamo premiato la scelta del concorrente Boeing con il B787, aereo meno capiente dell’A380 ma con costi operativi minori. La partita ad oggi vede vincitore la società statunitense con sede a Chicago con 1055 ordini, di cui 200 già consegnati, contro i 340 ordini dell’A380, di cui 147 consegnati (ma a un prezzo doppio del 787). Interesse del mercato in un velivolo dalle alte prestazioni, di minor capacità, destinare da rotte a lunghissimo raggio, che ha spinto anche Airbus a sviluppare di corsa l’A350, che sta ricevendo anch’esso delle discrete soddisfazioni, con già 812 ordini, con il primo esemplare che dovrebbe solcare i cieli per Qatar Airways (il suo maggior committente con 43 ordinativi) già alla fine di quest’anno, per entrare sulle rotte nel prossimo anno.
Un eventuale stop per l’A380 sarebbe, oltre a un innegabile d’anno di immagine, anche un bagno di sangue finanziario, visto che i costi di sviluppo del colosso sono stati per il consorzio europeo di oltre 11 miliardi di euro.