Con un “somos todos americanos” poche ore fa il presidente statunitense Barack Obama ha dato il via al disgelo con Cuba, dove il presidente dell’Isla Grande Raul Castro ha rilanciato la normalizzazione dei rapporti tra i due stati, che ristabilizzeranno relazioni diplomatiche, apriranno canali di cooperazione economica, commerciale e, finalmente, potranno essere nuovamente due mete turistiche complementari. Due destinazioni di grandissimo interesse per il mercato italiano, tra i primi in assoluto tra i turisti d’oltreoceano per entrambi i paesi.
Una svolta epocale, storica, tra i due paesi che hanno proseguito la loro personale guerra fredda per oltre 50 anni, resa possibile anche e soprattutto grazie alla mediazione attiva di Papa Francesco e del Canada, entrambi ringraziati pubblicamente da Obama: “Siamo davanti ai più grandi cambiamenti nella nostra politica su Cuba in oltre 50 anni, metteremo fine a un approccio obsoleto e che per decenni ha fallito nel promuovere i nostri interessi – ha detto il presidente degli Stati Uniti – Né il popolo americano né quello cubano vengono aiutati da una politica che ha radici in eventi che hanno avuto luogo prima che la maggior parte di noi fosse nata”.
Cambiamenti che “renderanno più facile per gli americani viaggiare a Cuba”, anche se, al momento, non si apre in toto al turismo. Che, invece, sarà più facile per i tanti europei, e italiani, che ogni anno visitano gli Stati Uniti e poi fanno un’estensione mare nei Caraibi. Ora potranno farlo anche a Cuba. I tour operator italiani sono pronti. Viva la (nuova) Revolución/tion.