A Parigi funziona tutto, o forse no. Musei, aeroporti, metropolitane e grandi magazzini, tutto in teoria è aperto e a regime. Lo sottolinea, smentendo le voci di una città in preda al terrore e improponibile per i turisti, Francois Navarro, direttore generale del Comitato regionale del turismo dell’Ile de France.
Nonostante l’attentato e la caccia all’uomo in corso proprio in queste ore, Navarro sottolinea che nel Paese non c’è panico e tutto procede normalmente. “La Francia è in lutto e tutto il mondo è sotto choc, ma i turisti continuano ad arrivare”, ha detto il direttore generale. La pensa diversamente l’inviata di Repubblica Anais Ginori, che parla di un “Paese sotto assedio”.
In segno di solidarietà, l’agenzia di promozione turistica Atout France ha esposto, come milioni di realtà pubbliche e private nel mondo, il messaggio di solidarietà “Je suis Charlie”.