Dovrebbe debuttare a maggio prossimo Jimo, un centro commerciale tutto dedicato alle eccellenze Made in Italy. Situato nella città omonima, si estenderà su 20.000 metri quadrati e prevede alcune aree destinate a show-room, altre pensate per la vendita all’ingrosso, altre ancora intese come veri e propri punti vendita. Qui i buyers cinesi e provenienti da tutto il mondo potranno acquistare abbigliamento, calzature, gioielli, arredamento, oggettistica di design, artigianato artistico e prodotti dell’industria agroalimentare, tutti rigorosamente italiani e di alta qualità.
L’obiettivo è quello di creare un distretto permanente del Made in Italy e avviare così il progetto di una piattaforma distributiva a livello nazionale dedicata al vastissimo mercato della Cina. Grazie all’impegno delle associazioni di categoria italiane sono stati stretti anche accordi con la dogana e le istituzioni cinesi per facilitare lo scambio commerciale.
“Quello cinese è un mercato complesso – afferma Giuseppe Mazzarella, Presidente Nazionale di Confartigianato Moda e membro del Cda dell’Ice -. Il nostro obiettivo è creare una vetrina per il Made in Italy direttamente in Cina, che sia realmente efficace e rappresenti un ponte per sbarcare in un mercato così grande. Il target principale a cui si rivolge il progetto è quello delle tantissime piccole e medie imprese italiane che da sole non riuscirebbero ad organizzarsi per essere presenti in maniera competitiva sul mercato cinese e che invece, in questo modo, potrebbero unire le forze e sviluppare ottime possibilità di vendita”.
La città di Jimo, nella regione dello Shandong, al confine con Qingdao e a poca distanza da due aeroporti internazionali, è una cosiddetta città ingrosso dedita soprattutto alla distribuzione dell’abbigliamento.