Il sodalizio fra Google e Uber rischia di frantumarsi. Se il colosso di Mountain View è stato uno dei maggiori finanziatori della start up di San Francisco, ora sta per diventare un suo diretto concorrente. Google sta infatti progettando lo sviluppo di un proprio servizio di noleggio auto, ma senza conducente. E Uber non sta con le mani in mano e rilancia con l’apertura di un centro specializzato proprio per lo studio delle auto senza conducente.
D’altronde, Google non ha mai nascosto di avere in cantiere l’idea di rivoluzionare il mondo dei trasporti con veicoli in grado di viaggiare autonomamente. Un prototipo di automobile “autoguidata” è già stato presentato da Google nel 2014, e in effetti anche case automobilistiche come Mercedes, Audi e Tesla stanno sviluppando prototipi di questo tipo. Schermaglie a parte, il futuro dell’automobile perciò sembra segnato. Niente di cui stupirsi, dunque. Resta il fatto che David Drummond, uno dei principali manager di Google, è entrato anche nel board di Uber. E, secondo indiscrezioni di Bloomberg, pare che sia stato proprio lui ad aver mostrato al consiglio di amministrazione dell’app le immagini di un progetto di noleggio auto, al momento utilizzato dai dipendenti di Mountain View. A questo punto il cda di Uber starebbe valutando di chiedere a Drummond le dimissioni.