Lo shopping di prodotti di lusso dei viaggiatori cinesi è arrivato all’incredibile valore di 81 miliardi di dollari, a più 9 per cento anno su anno, un risultato che ha bilanciato il crollo degli acquisti nelle boutique in patria, a meno 11%, a quota 25 miliardi di dollari. Lo dice il China Luxury Report di Bain & Company che sottolinea come nel 2014 i marchi del lusso hanno registrato un meno 1 per cento negli acquisti cinesi totali, dopo tre anni a segno più: nel 2013 è stato un più 2%,un più 7% nel 2012 e addirittura un più 30% nel 2011.
Una voglia di acquisti di prodotti di lusso che va a braccetto alla voglia dei cinesi di viaggiare sempre di più: erano 4 milioni negli anni ’90, sono saliti a 97 milioni nel 2013 e a 117 nel 2014. Se ne attendono infine 200 milioni entro il 2020. Con il 2015 decisivo per l’incoming italiano, grazie anche all’Expo, per il quale si pensa che i cinesi saranno il primo paese di origine per i suoi visitatori stranieri. Che aiuteranno Milano a risalire al quarto posto tra le grandi capitali del settore quest’anno, scesa nel 2014 dalla seconda alla quinta posizione per vendite.
Gli acquisti in patria dei cinesi si sono fermati per ben tre ragioni; la campagna anticorruzione del premier ha fatto sì che si sia pressoché estinta la tradizione dei regali costosi che i dipendenti pubblici a tutti i livelli ricevevano e si scambiavano tra di loro; dagli orologi alle griffe dei brand internazionali. Inoltre sono state ridimensionate le flotte di berline (soprattutto tedesche) ministeriali, con il divieto all’esercito di vetture straniere di lusso. la seconda ragione di questa frenata è data dal famelico fisco cinese, che ricarica dazi del 30-40 per cento sui prodotti di lusso importati. La terza ragione è la contraffazione; secondo il Fortune Character Institute di Shanghai i prodotti di lusso contraffatti superano di sei volte quelli veri in Cina.
Ricordiamo che sommando gli acquisti di prodotti di lusso in patria e all’estero dei cinesi si arriva a 142 miliardi, un quinto del mercato globale del lusso censito dal Boston Consulting Group.