Pur di attirare le attenzioni della Cina, la Gran Bretagna è disposta anche a cambiare nome ai monumenti. Gli investimenti, nonché i flussi turistici dal Paese del Dragone, sono preziosi per il Regno Unito. Tanto preziosi che i britannici sembrano intenzionati a “ribattezzare” in mandarino pure Buckingham Palace: l’ente turistico britannico VisitBritain ha infatto chiesto agli utenti cinesi, attraverso i suoi social network, di suggerire nomi in cinese per ben 101 attrazioni turistiche del Regno Unito. Le risposte ricevute sono state milioni, come riporta anche il Corriere della Sera.
Un esempio: per identificare Savile Row, la via londinese dei grandi sarti, i cinesi hanno scelto Gao Fu Shuai, che significa “Strada degli uomini alti, ricchi e belli”, dove al numero 1 vi è il quartier generale di Gieves&Hawkes, la sartoria con 205 anni di storia che nel 2012 è stata rilevata dagli investitori Li&Fung di Hong Kong. Il grattacielo Shard di Renzo Piano, con i suoi 310 metri a forma di piramide, diventa “Zhai Xing Ta”, che significa “Torre da cui si prendono le stelle dal cielo”. Il sito neolitico di Stonehenge si chiama “Ju Shi Zhen”, ovvero “Gruppo di grosse pietre”, mentre il nobile Buckingham Palace in Cina è già conosciuto come “Bai Jin Han Gong”, cioè “Palazzo bianco, dorato e splendido”. Dietro alla scelta dei nomi in mandarino, ci sono in ballo cifre economiche e interessi da capogiro: ad esempio, il turista cinese spende in media 2.508 sterline a soggiorno (3.394 euro), contro la media internazionale di 640. E solo nel 2013, i cinesi hanno speso in viaggi nel Regno Unito 492 milioni di sterline.