C’è un italiano, lo studente di Medicina Pietro Aliprandi, tra i 100 volontari rimasti in lizza per il Mars One, il progetto lanciato nel 2012 dall’imprenditore olandese Bas Lansdorp (e tuttora alla ricerca di fondi) che prevede di impiantare su Marte una colonia umana permanente, a partire dal 2025. Per i partecipanti, astronauti non professionisti che hanno presentato la loro candidatura e da mesi sono impegnati nella selezione, c’è in palio un biglietto di sola andata per lo spazio. E saranno in quattro i primi a partire. Nel frattempo, però, non mancano i dubbi e le critiche, soprattutto dopo la bocciatura del prestigioso Mit, Massachusetts Institute of Technology di Boston, che ha rilevato nel progetto gravi errori di calcolo, in grado di compromettere la sopravvivenza dei “fortunati” colonizzatori. Secondo il Mit, infatti, i coloni sono destinati a morire per asfissia dopo soli 68 giorni. Cosa spinge il “nostro” Aliprandi, di Conegliano Veneto, a voler lasciare per sempre il Pianeta Azzurro? “Ho sempre sognato di visitare la luna, i pianeti e le stelle – ha scritto nella sua presentazione -. Ispirato dai più famosi film di fantascienza, sin da piccolo ho scritto brevi racconti su viaggi nello Spazio, sognando sempre di essere uno dei protagonisti”.
