L’authority ha confrontato i risultati ottenuti nel 2014 dai porti di transhipment italiani e Genova è lo scalo che detiene la quota di mercato maggiore.
All’interno del mercato del trasporto merci, che passa da 5,17 milioni a 6,39 milioni di teus (unità di container movimentati) Genova cresce a scapito di tutti gli altri porti, di cui i primi cinque (Genova, La Spezia, Livorno, Trieste, Napoli) rappresentano quasi l’80% del totale. Il 64,6% del mercato però si concentra nei tre porti dell’Alto Tirreno: Genova, La Spezia e Livorno più Savona. E Genova da sola ha oltre la metà della quota di mercato (52,5%).
In cinque anni il porto di Genova ha visto crescere la sua quota nazionale del 4,3 %, passando dal 29,6 % del 2009 al 34 % nel 2014.
Secondo la Repubblica, un container su tre di quelli che vengono movimentati nei porti italiani ha la targa della Lanterna. In cinque anni Genova ha visto aumentare i suoi container di quasi seicentomila unità (teus), con un tasso medio annuo del 7,2 %. Anche se in valori percentuali Trieste e Ancona sembrano fare di meglio (con, rispettivamente l’8,8% e il 12,8%), si tratta di scali che nel primo caso superano di poco il mezzo milione di teus e nel secondo si fermano addirittura a 16.000.