A dieci anni dalla nascita, la Notte Rosa di Rimini si estende a Gradara, Gabicce e Pesaro. In dieci anni la kermesse ha generato un ritorno economico quantificato da alcuni in 1 miliardo di euro e ora è “pronta per trasformarsi nel progetto di rilancio della fascia costiera adriatica abbattendo i confini amministrativi“, scrive in una nota il sindaco di Rimini, Andrea Gnassi, in occasione del decennale della manifestazione. Nel 2006 la Notte Rosa rappresentava la piattaforma ideale in cui “grande musica e grande spettacolo e offerta turistica condividevano la medesima traiettoria”, scrive ancora Gnassi. In questi 10 anni la Notte riminese ha visto milioni di presenze, generato migliaia di posti di lavoro costituendo “una vittoria di tutta la comunità riminese e romagnola che racconta all’Europa la migliore immagine del Paese”. Ma che non può certo dormire sugli allori e avverte l’esigenza di innovare e rilanciare.
Nelle settimane passate infatti il sindaco di Rimini ha incontrato il primo cittadino di Pesaro, l’assessore al Turismo della Regione Emilia-Romagna e l’Unione di Costa. Sembra che il progetto di estendere la Notte Rosa a Gradara, Gabicce e Pesaro sia fattibile, magari in forma sperimentale nel 2015 da consolidare l’anno successivo. Secondo Gnassi “abbiamo davanti questa possibilità: rimarcare la centralità di territori omogenei, dalla fortissima vocazione all’accoglienza, che già collaborano su programmi turistici e culturali di eccellenza attraverso la condivisione degli obiettivi di quello che, senza dubbio, è il punto più alto e spettacolare dell’estate italiana. Qui non si tratta più di curare il proprio orticello, ma semmai di allargarlo fino a farlo crescere e diventare foresta“.