La Regione promuove il Veneto accessibile

Al programma hanno aderito già in 260, ma sono ancora più di cento i posti disponibili

Obiettivo: realizzare un sistema turistico che risponda alle esigenze di tutti i potenziali visitatori. È quanto si ripromette la Regione Veneto con il Progetto di Eccellenza per lo Sviluppo del Turismo Sociale e Accessibile. Un segmento che totalizza 140 milioni di “clienti” e che ha reso il Veneto la regione pilota nel settore dell’accoglienza, secondo un progetto di inclusione sociale che prevede luoghi turistici più accoglienti e fruibili e crea nuovi posti di lavoro per chi vive sul territorio. “Un turismo attento ai bisogni di tutti è un turismo che consente di aumentare i fatturati in modo importante – spiega Marino Finozzi, assessore regionale al Turismo – le indagini e le esperienze più accreditate, infatti, valutano fino al 20% di incremento del Pil turistico”,

Spesso per “esigenze di tutti” si fa riferimento soprattutto a necessità legate alle limitazioni motorie di chi, per esempio, si muove in carrozzina o ha una mobilità ridotta. Ma vi sono anche tante altre limitazioni, come quelle sensoriali, alimentari o quelle legate a chi è obeso, diabetico o in dialisi. Per non parlare degli anziani o delle famiglie con bambini.

Al programma hanno aderito già in 260 e sono ancora più di cento i posti disponibili. Le strutture che finora hanno deciso di partecipare hanno la possibilità di elevare la qualità del loro servizio in maniera totalmente gratuita: iscrivendosi online sul sito www.V4A.it possono accedere a un elenco di possibili migliorie, sia sul servizio sia sull’offerta, fornite dall’azienda Village for all-V4A, il marchio che certifica la qualità e l’ospitalità accessibile. La stessa azienda si occuperà di dare visibilità e informazioni precise ai turisti sull’accessibilità delle strutture.