Borghi, chiese, ville, palazzi, castelli, aree archeologiche, giardini.. tutti da visitare. Sabato 21 e domenica 22 marzo tornano le Giornate Fai di Primavera, giunte alla 23esima edizione, che aprono al pubblico 780 luoghi sparsi in 340 località in tutta Italia. “Non c’è quindi dubbio che questa sia la maggiore manifestazione sui beni culturali del nostro Paese. Protagonisti sono i 500 milioni di italiani che diventano primi attori del territorio, che non solo visitano ma capiscono”, commenta Andrea Carandini, presidente Fai.
Quelli aperti durante le Giornate sono luoghi particolari, poco conosciuti, come studi televisivi, ex fabbriche e testimonianze di archeologia industriale, caserme, archivi musicali e scuole militari. Negli anni scorsi i luoghi sono stati 8.500, visitati da quasi 8 milioni di persone. Quest’anno si passa dalla più settentrionale delle ville venete, Villa Crotta de’ Manzoni ad Agordo (Belluno) che apre per la prima volta in otto secoli di storia, alla più grande fortificazione della costa siciliana, il Forte Batteria Polveriera Masotto, a Messina, passando per l’Antica Tipografia Sociale di Foligno (Perugia), con il torchio che stampò le prime 10mila copie dei Promessi Sposi.
Le Giornate Fai di Primavera sono aperte a tutti, ma agli iscritti saranno dedicate visite esclusive ed eventi speciali.