Il settore crocieristico è in fase di trasformazione. All’edizione 2015 del Seatrade Cruise Shipping di Miami, la manifestazione internazionale dedicata alle crociere in scena fino al 19 marzo, si discute sul processo di fusioni, aggregazioni e razionalizzazioni che interessa il comparto.
Secondo quanto riporta il Sole 24 Ore, a fianco dei due poli già capitanati da Carnival e Royal Caribbean, se ne stia creando un terzo: Genting Hong Kong (Ghk), la holding che controlla Star Cruises, ha acquisito Crystal Cruises e detiene il 25% di Norwegian Cruise Line che, a sua volta, ha acquistato Prestige Cruise Holdings.
Sergio Senesi, presidente di Cemar Agency Network, pensa che sia la crisi a spingere le compagnie a razionalizzare e magari condividere uffici operativi, legali e amministrativi. E Neil Palomba, direttore generale di Costa Crociere, ritiene che le aggregazioni siano l’evoluzione nello sviluppo dei principali settori economici, che passano da un numero differenziato di aziende alla tendenza a concentrarsi in gruppi nella fase di espansione e, infine, a razionalizzare le risorse per essere più competitivi nei momenti di crisi.
Non è d’accordo sull’efficacia delle aggregazioni MSC Crociere, compagnia del gruppo Aponte, per la quale le joint-venture rischiano di far perdere l’dentità al brand.
Senesi, infine, ha illustrato le previsioni sull’andamento del mercato crocieristico italiano, ritoccate al ribasso rispetto a quelle presentate dalla rete di consulenti e ricercatori che fa capo a Risposte Turismo. Mentre per quest’ultima il 2015 vedrà una crescita del 5,4% dei passeggeri movimentati Senesi prefigura un aumento più contenuto, con 10,6 milioni di passeggeri movimentati (+2,82). Ma se Risposte Turismo prevedeva una discesa dl 2,3% delle toccate nei porti italiani, Senesi ne prefigura la stabilità.