Sarà consegnato tra il 10 e il 12 aprile, in tutto lo splendore dei suoi oltre 3.300 metri quadri di ampiezza su tre livelli, il Padiglione Spagna per Expo. Un’immensa costruzione in legno, sughero e altri materiali naturali, dove “contenuto” e “contenitore” si fondono, per trasmette un messaggio univoco ai visitatori.
“L’alimentazione è un tema che ci sta a cuore e che sentiamo profondamente” ha detto Javier Elorza, ambasciatore spagnolo a Roma, durante l’evento di presentazione del ‘Pabellon’ alla stampa. “Oggi la Spagna è il secondo paese esportatore di bevande al mondo: abbiamo anche sorpassato l’Italia per quanto riguarda il volume di litri di vino venduti all’estero. Ancora, siamo in seconda posizione mondiale per la produzione e l’esportazione di frutta. Senza dimenticare che in Spagna ci sono alcuni dei migliori ristoranti del pianeta: ben tre nella top ten appena redatta dal magazine statunitense Restaurant. Insomma, siamo una potenza: la nostra forza sta nella capacità di fondere tradizione e innovazione, un mix di successo che sarà replicato in tutto ciò che concerne il nostro Padiglione all’Esposizione Universale. Un’occasione per noi importantissima, considerati i rapporti e le affinità che abbiamo con l’Italia”.
Ispirato a una serra a doppia navata, disegnato dallo studio di architettura b720 Fermin Vazquez Arquitectos e affacciato alla confluenza delle due arterie del sito, il Cardo e il Decumano, il Padiglione Spagnolo ha come titolo “Il linguaggio del sapore”. Ad accogliere i visitatori, all’ingresso ci sarà un’installazione multimediale creata da Antoni Miralda, uno degli artisti spagnoli di punta della Food Cultura. L’opera è costituita da oltre 20 valigie, che contengono altrettanti schermi, in grado di rappresentare Il Viaggio del Sapore. All’interno dello spazio, sarà allestita una mostra – intitolata Il linguaggio del Sapore – che racconta i territori, le eccellenze gastronomiche e le produzioni all’avanguardia e sostenibili della Spagna. Ovviamente, non potevano mancare i ristoranti e i bar de tapas: nel Padiglione Spagnolo, curati dal Gruppo Segardi – un big player del settore in Spagna, con oltre 20 ristoranti – sono attesi circa 1.300 commensali al giorno, che potranno gustare in ambienti diversi – dallo spazio con musica al ristorante gourmand – i migliori menù iberici.
Naturalmente, la partecipazione della Spagna a Expo ha anche una valenza più profonda. Tre sono gli ambiti che verranno affrontati: le sfide in campo alimentare (dalla diffusione degli stili di vita corretti al contenimento degli sprechi passano per l’innovazione in campo agroalimentare); approfondimenti tecnici e dibattiti presso il Padiglione; animazioni volte a sensibilizzare il pubblico sulle scommesse dell’alimentazione. Il Padiglione Spagna ha già anche un suo sito, dove si possono trovare tutte le informazioni e i programmi in calendario durante le giornate di Expo.