Una crescente proporzione di travel manager a livello mondiale (42%) prevede nel 2014 un incremento dei costi associati alle trasferte di lavoro a fronte di solo un 31% che ritiene che il numero delle trasferte aumenterà e di un 53% che prevede che i viaggi rimarranno stabili sui livelli degli anni precedenti. In Italia il 66% dei travel manager intervistati prevede sia un numero di trasferte sia un volume di spesa invariato rispetto al 2013. Per quanto concerne i costi per i viaggi d’affari, l’Italia appare in controtendenza rispetto al trend mondiale con solo il 14% dei travel manager che prevede un aumento della spesa a fronte del 21% che stima un aumento dei viaggi. Complessivamente l’incertezza del quadro economico non sembra condizionare i viaggi d’affari: a livello europeo il 58% delle aziende prevede che questa non influirà sulle trasferte, una posizione condivisa anche dal 50% dei travel manager italiani. Tuttavia, il 36% dei travel manager italiani, contro il 28% di quelli europei (28%) ritiene che la situazione economica potrebbe influenzare l’andamento dei viaggi di lavoro. È quanto emerge dall’AirPlus International Travel Management Study 2014, giunto alla nona edizione, una ricerca condotta ogni anno da AirPlus International, società leader nelle soluzioni di pagamento e analisi delle spese di viaggio aziendali, che ha coinvolto un migliaio di travel manager di 24 paesi, Italia compresa. “Nonostante significative differenze tra regioni del mondo, i trend stabili evidenziati dallo studio puntano ad una ripresa del settore dei viaggi d’affari”, ha commentato Patrick Diemer, Chairman del Management Board di AirPlus International. “Le previsioni di crescita dei costi impongono una gestione sempre più professionale delle trasferte di lavoro”. Anche se in media un terzo dei travel manager intervistati a livello mondiale prevede una crescita del numero di trasferte, le differenze nelle aspettative tra paesi e regioni del mondo sono significative. I manager in Turchia sono i più ottimisti: il 73% prevede per il 2014 una crescita nel numero di trasferte. L’ottimismo è condiviso anche da Brasile (60%), India (53%) e Sud Africa (47%).