“È quanto meno anacronistico, con la globalizzazione che incalza e la necessità di fronteggiare ogni aspetto della crisi, che a Roma il Colosseo debba restare chiuso per problemi interni proprio in occasione della Notte dei Musei, ovvero la giornata vissuta in contemporanea con tutta l’Europa che concede apertura e dunque accesso ai musei fino a mezzanotte”. Sono le parole del presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, in riferimento alla chiusura obbligata dell’Anfiteatro Flavio sabato 17 maggio a causa di problemi sindacali. Bocca, che aveva già sottolineato la gravità della chiusura del Colosseo lo scorso primo maggio in occasione della apertura straordinaria voluta invece dal Ministero, si dice allarmato: “Questo non è un problema che riguarda solo Roma ma tutta l’Italia –afferma– Certo, il Colosseo fa più notizia, ma in qualsiasi luogo accada un fatto simile ciò rappresenta un danno per il turismo e quindi per l’economia del nostro Paese. A parte gli italiani che non meritano di trovarsi di fronte porte chiuse durante una manifestazione così bella, va detto che non possiamo permetterci il lusso di far tornare a casa turisti scontenti. Per ogni visitatore straniero che rientra dall’Italia deluso, ve ne sarà forse il doppio che rinuncerà all’Italia come meta preferita. È quasi impossibile calcolare il danno. Comprendo benissimo il disagio del ministro Franceschini che sta cercando di coordinare al meglio con il presidente dell’Anci Piero Fassino la giornata di fruizione dei musei che riguarda tutta l’Europa –ha concluso Bocca– Spero in tutta sincerità che si possa dirimere la questione e che anche il Colosseo come altre strutture museali possano essere fruibili ai turisti sabato prossimo”. Secondo gli accordi sindacali un museo può aprire solo se un terzo dei dipendenti aderisce liberamente all’iniziativa.