E’ buon uso nel mondo web tenere sempre un occhio vigile sugli Stati Uniti, per sapere quali saranno le prossime novità in arrivo per il mondo del turismo. E se queste novità sono targate Google è bene tener aperti entrambi gli occhi. Proprio negli Usa infatti il colosso di Mountain View ha iniziato a “sperimentare” un tool capace di trovare l’albergo più adatto alle proprie esigenze grazie a diversi filtri. Google Hotel Finder, questo il nome del metamotore di ricerca della grande G (se si cerca solo Hotel Finder esce infatti un sito di ricerca di hotel) permette diverse possibilità di ricerca di alberghi, tra cui una molto simpatica, ovvero la possibilità di cercare un hotel in un’area geofgrafica limitata da un disegno geometrico tracciabile liberamente dai navigatori. Anche se, per il momento, solo in alcune città statunitensi. Come New York dove basta tracciare un triangolo tra la Broadway e l’inizio di Central Park passando per la Quinta per scoprire che in quell’area ci sono ben 78 alberghi, oppure disegnare un quadrato verso la fine di Ocean Drive a Miami e trovarvi i 15 hotel qui presenti. Naturalmente corredati con le tariffe migliori e con le recensioni degli utenti di Google HotPot. Una ricerca che può venir fatta anche attraverso alcuni filtri, come le date, i prezzi, naturalmente, ma anche le stelle o le recensioni degli utenti. Interessante, inoltre, la possibilità di segnalare sulle mappe le aree più popolari nella città. Una volta trovato l’hotel, si apre una finestra che riunisce le immagini della struttura, la descrizione dello stesso , alcuni frammenti delle recensioni pubblicate dagli utenti e, ovviamente la possibilità di prenotare. Grazie al pulsante “Book”, con il quale far partire immediatamente la meta-ricerca sulle Olta (Onnline Travel Agencies) in cui l’hotel è disponibile, facendole apparire tutte in un menù a tendina, con il prezzo applicato (anche se questo è un link sponsorizzato…) più il link gratuito al sito ufficiale dell’albergo, presente anche in fondo alla scheda. Ma non è finita qui. Altre funzioni com cui giochicchiare sono; Compare fast, che permette di visualizzare le schede degli hotel nella stessa pagina, senza dover aprire ogni volta schede diverse, e Compare to typical, ovvero la possibilità di ordinare i risultati di ricerca in base alla percentuale, in più o in meno, della tariffa alberghiera nelle date scelte comparata con quella da listino. Le scelte del navigatore possono infine essere caricate in una shortlist da condividere con gli amici e parenti o per salvare le proprie selezioni per poi poterle ritrovare in un secondo momento.
Pare insomma che Google abbia fatto centro anche stavolta (a quando lo sbarco in Europa e in Italia?). E non è finita qui. Perché la grande G, ancora solo negli States, ha lanciato sempre per le ricerche turistiche anche Google Flights, un tool per la ricerca dei voli disponibili tra due o più località. Due mosse queste che, se lette insieme, dovrebbero preoccupare, e anche parecchio, le Olta, padrone inconstratate sino a questo momento dei pacchetti dinamici. Per gli hotel invece un nuovo canale distributivo. Sotto le grandi ali di Google.