La fiducia dei consumatori è in ripresa (sembra essere ritornata al top dal 2010), ma i consumi restano al palo. È quanto emerge dall’Osservatorio Confesercenti, secondo il quale nei primi 4 mesi del 2014 hanno chiuso bottega ben 44.813 attività di commercio e turismo. Nello stesso periodo, le inaugurazioni sono state 28.016. Numeri alla mano, quindi, da gennaio ad aprile in Italia si sono perse 140 imprese al giorno. In particolare, il cosiddetto comparto alloggio (gli hotel) ha visto chiudere 972 attività, a fronte di 389 aperture. Ancora peggiore il dato dei ristoranti: nel periodo in esame hanno cessato l’attività 5.334 struttre che, anche a fronte di 3.133 aperture, danno comunque un saldo decisamente negativo di 2.201 imprese perse.
Secondo Mauro Bussoni, segretario generale di Confesercenti, “secondo le nostre stime, le vendite commerciali nel primo quadrimestre sono diminuite di altri 1,8 miliardi”. Nonostante la cattiva partenza, però, Confesercenti sostiene in una nota di attendersi per i successivi mesi dell’anno “una timida variazione positiva dei consumi, nell’ordine di 3 miliardi, anche grazie al bonus fiscale ai lavoratori dipendenti”.