Il miliardario francese Vincent Bolloré, patron del car sharing elettrico francese con il marchio Autolib’, esporta il suo modello negli States. Il debutto negli Usa, riportatato dalle colonne de Il Fatto Quotidiano, ha previsto l’inaugurazione a Indianapolis del servizio BlueIndy. Si tratta di un parco di 500 auto elettriche e mille punti di ricarica distribuiti su 200 stazioni: l’investimento è stato di 51 milioni di dollari, di cui 35 da parte della società francese. Le piccole auto utilizzate in America sono le Bluecar, prodotte in Italia (a Bairo, Torino), le stesse utilizzate per il car sharing a Parigi, Lione, Bordeaux e presto anche a Londra. Intanto, riporta sempre Il Fatto Quotidiano, in Francia è stata condotta un’indagine sull’utilizzo del car sharing a “restituzione libera” (cioè non in un apposito parcheggio), con interviste a 1.200 utilizzatori di Autolib’ e del concorrente Mobizen. In sintesi, lo studio svela che – almeno a Parigi – il car sharing elettrico è ancora un fenomeno “elitario”. I circa 43mila abbonati parigini di Autolib’, però, segnalano che hanno cambiato i loro comportamenti: pur non rinunciando all’auto di proprietà nella stragrande maggioranza dei casi, dichiarano di utilizzare molto meno i mezzi pubblici e di percorrere meno chilometri con la propria macchina.