Codacons vs Farnesina: sconsiglio Tunisia troppo generico

Tunisia

Le associazioni consumatori scendono puntualmente in campo sulle vicende di Tunisi manifestando la disponibilità a fornire assistenza a chi ora vorrà disdire un contratto già stipulato per un viaggi in Tunisia.

Si muove in particolare il Codacons che attacca la Farnesina per aver diramato un avviso ritenuto “generico e complessivamente poco utile ai viaggiatori diretti in Tunisia e nelle aree limitrofe”.

“L’avviso pubblicato sul sito “Viaggiare sicuri” della Farnesina dopo la strage al museo Bardo, infatti, si limita a fornire consigli e raccomandazioni, invitando i turisti ad evitare le località isolate, le periferie delle grandi città, le zone di confine con Algeria e Libia – spiega il Codacons – Si raccomanda altresì di osservare rafforzata vigilanza nell’attraversamento delle zone desertiche e pre-desertiche del sud del Paese in considerazione del rischio di possibili atti ostili nei confronti di stranieri”.

Secondo l’associazione dei consumatori tali consigli di fatto non aiutano gli italiani che hanno acquistato una vacanza in Tunisia e intendano disdire il viaggio per paura di possibili attentati. La gravità della situazione determinatasi, al contrario, avrebbe dovuto portare il Ministero degli Esteri a sconsigliare i viaggi in tutto il paese.

“I viaggiatori italiani, tuttavia, possono disdire i pacchetti vacanza con destinazione Tunisia senza alcuna penale, anche in assenza di un avviso specifico della Farnesina  – spiega il Codacons – Ciò in virtù di una sentenza dalla Cassazione, secondo cui eventi che incidono negativamente sulla sicurezza del soggiorno e, quindi, sulla “finalità turistica” del viaggio, comportano l’estinzione del contratto per sopravvenuta irrealizzabilità della causa concreta dello stesso, poiché viene meno lo “scopo di piacere” della vacanza”.