Tunisia: la scelta ‘etica’ di ITC Viaggi

Arrivi ed entrate turistiche in calo per la Tunisia nei primi tre mesi del 2015. Il ministro del turismo annuncia una nuoca campagna di promozione per rilanciare l'immagine turistica del Paese.

Tunisia si, Tunisia no. Dopo l’annullamento degli scali delle Compagnie crocieristiche fino a dicembre e l’annuncio della cancellazione dei programmi di Alpitour fino a  giugno in attesa dell’evolversi della situazione, nel tour operating divampa il dibattito sulla linea da tenere sulla questione tunisina. E non tutti la pensano allo stesso modo. Dopo l’annuncio dell’operatore piemontese infatti, più di un tour operator fra quelli che programmano la Tunisia, si è detto stupito. E’ lo stesso fa ITC Viaggi attraverso una nota della sua responsabile di programmazione, Chiara Ercole. “Vorrei fare insieme alcune riflessioni sulla Tunisia – scrive la Ercole – Quando si vuol mostrare di non aver paura si portano i bambini alla manifestazione. Domenica scorsa i tunisini hanno portato i bambini e il loro cartello prediletto: “Quest’estate io faccio le vacanze in Tunisia”. Una grande e bella manifestazione, una risposta del paese, dei giovani, delle donne, delle famiglie ai jiadisti. Una risposta a chi vuole bloccare il processo democratico di questo piccolo grande Paese, bloccando una delle risorse più importanti: il Turismo. Matteo Renzi, il presidente Hollande – continua – erano alla manifestazione, l’Italia ha cancellato il 50% del debito pubblico tunisino, misure giuste e di sostegno alla democratica Tunisia. Noi addetti ai lavori del mondo del turismo facciamo la nostra parte”.

E poi la Ercole affronta il discorso dell’etica: “E’ eticamente corretto mantenere la destinazione, affidandosi, per valutare le condizioni di sicurezza, alle comunicazioni delle autorità nazionali ed internazionali. L’Italia e l’Europa dovrebbero saper immaginare una Tunisia che entri in Europa o almeno un’Italia che entri in Tunisia. Quest’anno le vacanze le faccio in Tunisia……”.